Il legno resiste: i dati del settore comunicati da Confartigianato Imprese Veneto

inaugurazione arredamont stand regione veneto e villaggio dell'artigianato di confartigianato imprese veneto

Il LEGNO VENETO RESISTE: +10,8% EXPORT, PRODUZIONE SU DEL 5,2% PER L’”ASSE PADANO” DEL MOBILE  

Emirati Arabi innamorati dell’arredo dell’”asse della pianura padana” (+14,6% export). L’export Veneto raddoppia in Turchia e cresce in Canada. Mentre la manifattura frena, il settore legno-arredo cresce: +5,2% la produzione di mobili nei primi cinque mesi del 2025.

In controtendenza, resiliente, e sempre più protagonista della ripartenza italiana: è così che si presenta il settore legno-arredo del Veneto, pronto a raccontarsi alla Fiera di Longarone con il Villaggio dell’Artigianato di Confartigianato Imprese Veneto nell’ambito di Arredamont 2025.

Mentre buona parte della manifattura registra contrazioni, la produzione del comparto legno e arredo continua a crescere: nei primi cinque mesi del 2025 la produzione di mobili segna +5,2% e quella del legno +1,8%, in netta controtendenza rispetto ai principali Paesi europei (Francia e Germania -6,2%). Nel 2024 il settore ha fatturato oltre 41 miliardi di euro. I principali paesi di riferimento a livello nazionale sono Francia, Spagna e Germania spicca il balzo in avanti degli Emirati Arabi nei primi 5 mesi del 2025 con un +14,6.  Export con la Cina, invece, in caduta libera, -15,6%

Sul fronte estero il settore si conferma protagonista: 13,9 miliardi di euro di esportazioni nel 2024. Un risultato che parla anche Veneto: l’“asse dei mobili” della pianura padana – che unisce Treviso, Pordenone, Monza e Brianza, Como, Milano, Vicenza, Udine, Padova, Brescia, Bergamo, Venezia e Verona – vale da solo 7,7 miliardi di euro di export, collocandosi come terzo esportatore europeo dopo Polonia e Germania.

Entrando nel dettaglio regionale, nel primo semestre 2025 vola l’export del legno (+10,8%), cala quello del mobile (-6,6%).  Il calo più marcato per l’export dei mobili veneti riguarda gli Stati Uniti, che rappresentano il 10% del totale export di settore, con una flessione del -14,6% (per un valore di 142 milioni di euro).
Segue la Francia, primo mercato di destinazione dei mobili veneti, con un -10,8%, mentre cresce in modo significativo l’export verso il Canada, che raddoppia i propri volumi passando da 7 a 14,6 milioni di euro (+24,2%).

Nel legno arredo le micro e piccole imprese artigiane rappresentano oltre il 64% del numero totale delle imprese a conferma del ruolo cruciale del tessuto artigiano nella filiera del legno (in Veneto sono oltre 5.500). Sul fronte occupazionale, le entrate di lavoratori nel trimestre luglio-settembre 2025 sono cresciute del +9,4%, anche se la difficoltà di reperimento resta elevata (62% delle figure richieste, +14 punti rispetto alla media italiana).

«Il legno veneto è un’economia viva, radicata e capace di reagire. Dietro i numeri ci sono imprenditori e maestranze che continuano a innovare, formare e creare valore — dichiara Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto – ad Arredamont vogliamo raccontare questo modello di impresa che non si arrende, ma cresce, anche quando tutto il resto rallenta.

«La forza del nostro artigianato sta nella rete. Lavorare insieme significa condividere conoscenza, innovare più velocemente e arrivare più lontano. È così che si conquistano nuovi mercati: non con la quantità, ma con la qualità delle relazioni e la capacità di fare sistema. Arredamont è un esempio concreto di questa energia collettiva, capace di far emergere il valore delle nostre imprese e del territorio bellunese». Così Claudia Scarzanella, vicepresidente di Confartigianato Imprese Veneto e presidente di Confartigianato Imprese Belluno.

«Nel legno si gioca una delle sfide più belle del nostro tempo: abitare in modo sostenibile senza rinunciare al calore e alla bellezza dei materiali naturali – spiega Maurizio Cattai Presidente Federazione Legno e Arredo di Confartigianato Imprese Veneto –  oggi la differenza la fanno la ricerca e l’innovazione: superfici riciclabili, legni certificati, vernici naturali, materiali compositi di nuova generazione. I nostri artigiani stanno interpretando questa evoluzione con creatività e responsabilità, dimostrando che la sostenibilità non è una moda, ma un modo concreto di costruire futuro».

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